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La luce per rigenerare i tessuti: ricerca di frontiera targata CNOS ed Unisannio
Importante riconoscimento nazionale per la Dott.ssa Anna Aliberti, ricercatrice senior del gruppo di Elettronica e Fotonica del Dipartimento di Ingegneria dell’Università del Sannio e dell’Infrastruttura di Ricerca Regionale CNOS (Centro di Nanofotonica ed Optoelettronica per la Salute dell’Uomo-Centro Regionale Information Communication Technology – CeRICT scrl) di Benevento.
Il lavoro dal titolo “Photobiomodulation of wound healing” presentato dalla giovane ricercatrice al VII Congresso Nazionale SIMCRI della Società Italiana di Medicina e Chirurgia Rigenerativa Polispecialistica, tenutosi a Napoli lo scorso 21 e 22 Ottobre 2022, è stato premiato come migliore Abstract della conferenza nella categoria giovani.
Lo studio riguarda lo sviluppo di nuove metodiche e tecnologie basate sull’utilizzo della luce come terapia (fotobiomodulazione). La luce è già una insostituibile fonte di vita: i raggi solari sono responsabili dell’attivazione del processo della fotosintesi clorofilliana con cui le piante producono energia e sostanze nutrienti. Analogamente la luce è parte essenziale del nostro sistema biologico e del corretto funzionamento dei sistemi metabolico e immunitario. L’esposizione alla luce – nelle quantità idonee – può anche avere effetti terapeutici: la luce, è infatti energia che viene veicolata attraverso i fotoni fino ad arrivare al nostro corpo condizionandone la vita cellulare mediante l’attivazione di particolari reazioni. Ad esempio, particolari raggi luminosi possono inibire lo sviluppo e l’attività di alcune cellule o al contrario stimolarne la crescita. Tali evidenze hanno promosso lo sviluppo della fotobiomodulazione come terapia basata sulla comunicazione tra energia luminosa e tessuti: questa interazione si traduce in effetti terapeutici benefici sulla guarigione delle ferite e rigenerazione tissutale.
In tale contesto, gli eccellenti risultati sperimentali ottenuti nell’ambito del lavoro presentato, pongono le basi per ulteriori investigazioni mirate allo sviluppo di trattamenti volti a promuovere la riparazione e la rigenerazione dei tessuti, ridurre l’infiammazione ed alleviare il dolore: a tutti gli effetti la luce è un chirurgo estetico senza bisturi, un reumatologo senza immunosoppressori, è un dermatologo senza cortisonici…
Si tratta di un risultato di notevole rilevanza scientifica e di alto impatto sulla salute dell’uomo, frutto di un progetto di ricerca multidisciplinare che vede coinvolto il gruppo di Elettronica e Fotonica dell’Università del Sannio coordinato dal Prof. Andrea Cusano, ordinario di Elettronica e Fotonica del Dipartimento di Ingegneria dell’Università del Sannio e direttore tecnico del CNOS, il gruppo di Patologia Clinica del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’ Università degli Studi di Napoli Federico II coordinato dal Prof. Pietro Formisano, Ordinario di Patologia Clinica presso l’ Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Istituto per l’endocrinologia e l’oncologia sperimentale “G. Salvatore” coordinato dalla ricercatrice Dott.ssa Vittoria D’Esposito.
I tre gruppi di ricerca hanno lavorato in stretta collaborazione, dando vita ad un ecosistema dell’innovazione fortemente multidisciplinare (Fotonica, Biotecnologie e Medicina) che ha come elemento fondante la contaminazione dei saperi.
Alla ricerca hanno apportato un contributo fondamentale oltre alla Dott.ssa Anna Aliberti, relatrice alla Congresso Nazionale Simcri, il prof. Armando Ricciardi, associato al Dipartimento di Ingegneria di Unisannio, medesimo dipartimento del Prof. Cusano, l’Ingegnere e Ricercatore Senior Antonio Iele del CeRICT scrl, la Dott.ssa Alessia Parascandolo, ricercatrice del CNR e lo studente di dottorato Michele Francesco di Tolla dell’Università degli Studi di Napoli.